Sinistra, pace e disarmo: forse è il caso di parlarne

Una riflessione a liste fatte e a mente fredda

Quando la Federazione di SEL Reggio Emilia mi ha proposto la candidatura alle primarie da indipendente – dopo una rapida consultazione con i compagni del Movimento Nonviolento (nel quale sono impegnato nella Segreteria nazionale) – ho deciso di accettare per provare a portare, dal basso e direttamente in campagna elettorale, quei temi che erano rimasti esclusi dalla Carta d’Intenti del centro sinistra: dal taglio delle spese militari al ritiro delle truppe dall’Afghanistan, dalla rinuncia ai caccia F-35 al finanziamento del Servizio Civile Nazionale, dal rispetto dell’art. 11 della Costituzione alla costituzione dei “Corpi civili di pace”. Continua a leggere

Ci ritroveremo sulla strada per il disarmo. Lungo ed oltre la via Emilia

Cari tutti,

pur non essendoci ancora i dati definitivi delle primarie di SEL in Emilia Romagna, ormai i giochi sono fatti. Per cui si può fare qualche riflessione.

La prima, generale e negativa, che salta subito agli occhi, è che i dati della partecipazione a queste “parlamentarie” di SEL in Regione – e nello specifico in provincia di Reggio Emilia dove hanno votato complessivamente 601 elettori – non sono affatto confortanti nella quantità. E’ un problema politico che credo qualcuno, in quel partito, prima o poi dovrà porsi.

La seconda, specifica e positiva, è che una vera e brava esponente della società civile solidale Cinzia Terzi è ormai sicuramente tra le candidate eleggibili alla Camera dei Deputati. A lei un caro saluto ed un meritato in bocca al lupo, per la storia che rappresenta.

La terza, riguarda il risultato della mia partecipazione, che ha visto convergere sulla mia candidatura complessivamente poco più di 200 voti. Continua a leggere

Noi sosteniamo Pasquale Pugliese, per la pace e il disarmo. Beni comuni in Parlamento

Siamo cittadini dell’Emilia Romagna, 556308_133808820110546_781460524_n

abbiamo conosciuto Pasquale Pugliese nelle molte iniziative e campagne politiche e culturali, svolte insieme a Reggio Emilia ed in Emilia Romagna. La sua storia politica viene da lontano; lontano anche dai partiti. Viene dall’impegno nei movimenti per la pace e l’economia di giustizia, per la nonviolenza e il disarmo, contro le mafie e per l’educazione. Viene dalla quotidiana esperienza di impegno, politico e culturale, contro la folle corse agli armamenti, globale e nazionale, che sta sottraendo fondamentali risorse alla vita civile ed ai bisogni sociali, sprecandole nelle spese che preparano le guerre.

Quando vengono tagliati i servizi essenziali negli Enti Locali, nella scuola, nella sanità, nel welfare – diritti e strumenti di difesa sociale previsti dalla Costituzione italiana – siamo sempre più indifesi di fronte alle vere minacce dalle quali è necessario difendersi: la disoccupazione e la precarietà, i disastri ambientali e le mafie, l’evasione scolastica e le abissali diseguaglianze nelle quali il nostro Paese è precipitato. L’affermazione dei diritti civili e sociali è la fonte della vera sicurezza dei cittadini, non le portaerei e i cacciabombardieri. Eppure per i diritti non ci sono mai risorse sufficienti, per le armi non sembrano mai essere abbastanza. Continua a leggere

primarie SEL Emilia Romagna: un impegno per la pace, il disarmo la Costituzione

con Francesco Vignarca e Pasquale Pugliese, nelle primarie di SEL, pace e disarmo beni comuni

La nostra storia politica viene da lontano; lontano anche dai partiti. Viene dall’impegno nei movimenti per la pace e l’economia di giustizia, per la nonviolenza e il disarmo. Viene dalla quotidiana esperienza di impegno, politico e culturale, contro la folle corse agli armamenti, globale e nazionale, che sta sottraendo fondamentali risorse alla vita civile ed ai bisogni sociali, sprecandole nelle spese che preparano le guerre. Le nostre strade si sono incontrate nella campagna in corso contro i cacciabombardieri F-35, il più costoso e anticostituzionale progetto di riarmo nazionale di sempre, che conduciamo da tempo sia sui nostri territori sia sul piano nazionale. Continua a leggere

Candidato nelle primarie di SEL: ecco il mio Pantheon differente

Aldo Capitini, Sandro Pertini, don Lorenzo Milani, Alex Langer, Peppino Impastato e Paride Allegri388549_270309529685024_811142548_n (1)

Come ogni candidato alle primarie che si rispetti, anch’io voglio dire quali sono le persone alle quali mi ispiro. Anzi quelle dalle quali ho imparato, e continuo ad imparare, gli insegnamenti fondanti il mio agire politico quotidiano. E’ un Pantheon ricco e popolato da molte figure, anche viventi. Qui dirò solo di alcuni italiani che oggi mi mancano.

 Aldo Capitini, al cui pensiero politico ho dedicato il tempo giovanile della mia tesi di laurea in filosofia. Da Capitini ho imparato qualcosa che non ho più dimenticato: l’importanza dell’azione politica dal basso fondata sul primato della coscienza personale, l’attenzione precisa ai mezzi usati nella loro coerenza con i fini, la consapevolezza che al centro dell’agire politico c’è sempre l’impegno per la pace. Insomma ho imparato l’approccio nonviolento alla politica al di fuori dalle istituzioni

 Sandro Pertini, il Presidente in carica nel tempo del mio primissimo avvicinamento alla politica studentesca, il mio Presidente. Da Pertini ho imparato la coerenza, la fermezza, la capacità d’indignazione, nell’esilio anti-fascista, nella lotta partigiana e nel suo modo di stare al vertice delle istituzioni. Continua a leggere

Una scelta d’impegno per il disarmo, la pace, la Costituzione

Ho accettato la candidatura nelle primarie di Sinistra Ecologia e Libertà, da indipendente, per portare nell’agenda della politica, e dunque nella campagna elettorale, il tema urgente del disarmo e della riconversione civile e sociale delle folli spese militari del nostro Paese.388549_270309529685024_811142548_n (1)

Un’urgenza senza pari. Nel pieno della peggiore crisi economica dal dopoguerra si spende oggi per armamenti – nel mondo e in Italia – molto più di ogni altro periodo storico. Mentre dai governi Berlusconi e Monti sono stati taglieggiati e negati tutti i diritti sanciti nella Costituzione – dal lavoro alla sicurezza sociale, dal’istruzione alla sanità, dal futuro dei giovani alla tutela dell’ambiente – l’unico disvalore ripudiato dalla Costituzione, la guerra, è invece continuamente foraggiato dalle intangibili spese militari. Mentre il nostro Paese cola a picco in tutti gli indicatori internazionali di benessere e di civiltà, primeggia tra i primi dieci al mondo per spesa pubblica militare. E, come se non bastasse, mentre sono ferme in Parlamento molte riforme democratiche necessarie – dalla riforma della legge elettorale, alla legge sul conflitto d’interessi, al riordino delle Province – si è trovato il tempo, in coda di legislatura, per approvare d’urgenza la messa in sicurezza delle spese militari e dei cacciabombardieri F-35 da qualsiasi taglio futuro. Continua a leggere