“…nella mente degli uomini.” Oltre la Settimana ONU per il Disarmo

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La Settimana del disarmo e la sua rimozione

A partire dal 1978, tutti gli anni le Nazioni Unite promuovono, dal 24 al 30 ottobre, la “Settimana internazionale per il Disarmo”, istituita dall”Assemblea Generale per ricordare la data di fondazione dell’ONU, avvenuta il 24 ottobre 1945 allo scopo di “salvare le future generazioni dal flagello della guerra” (com’è scritto nel Preambolo dello Statuto). Nel documento del ’78 istitutivo della Settimana si richiama l’attenzione degli Stati sull’estrema pericolosità della corsa agli armamenti, si incoraggiano a compiere gli sforzi per porvi fine e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza del disarmo. Continua a leggere

Congo, dove il tuo smartphone è connesso con la guerra

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In un mondo di connessioni virtuali, esiste una connessione tragicamente reale tra i nostri smartphon, tablet, prodotti digitali e la sanguinosa guerra decennale nella Repubblica Democratica del Congo. E’ un orrore senza fine quello che sta avvenendo, nel silenzio dei media internazionali, nella zona orientale del Kivu, una delle più belle e ricche di risorse dell’intera Africa: petrolio, diamanti, coltan. Praticamente la sua dannazione. In particolare il coltan, una sorta di sabbia nerastra data da una combinazione di columbite e tantalite, della quale il sottosuolo del Congo è una delle maggiori riserve mondiali, dal quale si estrae il tantalio, un componente necessario a ridurre il consumo di energia nei chip di ultima generazione, usati nell’elettronica digitale. Una fonte immensa di guadagno in una terra “di nessuno” contesa tra il governo legittimo, ma corrotto, del Congo e gruppi paramilitari protetti e sostenuti (come denunciano diversi rapporti ONU) da paesi confinanti come il Rwanda e l’Uganda. Continua a leggere

Una lezione attuale in un Paese inattuale

Aldo Capitini a 45 anni dalla mortedownload (12)

Siamo talmente immersi in una cultura bellicista tornata ad essere vischiosamente dominante al punto che – dopo decenni di guerre chiamate “missioni di pace” – digeriamo anche l’ossimoro di una missione “umanitaria”, in risposta alla tragedia infinita dei profughi annegati nel Mediterraneo, affidata alle…cannoniere. Al massimo se ne analizza la composizione dei costi, non se ne mette in discussione la contraddizione concettuale ne l’impossibilità operativa. E’ come se, in merito alle questioni cruciali dello stare-al-mondo, fosse ormai totalmente espunto dal discorso pubblico ogni pensiero critico, visione differente, ipotesi alternativa. La delega della politica alla (im)potenza delle armi è totale. Anche il mondo intellettuale appare assente, incapace di articolare pensieri e parole intelligenti. Cioè capaci di leggere all’interno, oltre la retorica mediatica. Continua a leggere

Note sparse verso il 24° Congresso del Movimento Nonviolento

Da Brescia a Torino: consolidamento delle reti, chiarificazione dei temi

Un rapido sguardo a ritroso, per costruire un promemoria delle più importanti inziative nazionali del
Movimento Nonviolento, realizzate nei tre anni che ci separano dal Congresso di Brescia 2010, ci
riconsegna la fotografia di una fase di grande impegno del nostro Movimento, centrato sul tema del
disarmo:
− co-promozione della Marcia della pace per la fratellanza dei popoli – Perugia-Assisi, 2011
− Festa per i 50 anni del Movimento Nonviolento – Verona, 2012
− manifestazione e visita all’ex carcere militare di Peschiera del Garda – 2012
− co-promozione del Convegno per i 40 anni della legge sull’OdC – Firenze, 2012
− co-costruzione del 2 Giugno Festa della Repubblica che ripudia la guerra – Roma, 2013
− potenziamento dell’impegno nella Rete Disarmo e nella Campagna No-F35 – 2011-2013
− manifesto e coordinamento nazionale delle iniziative per il 2 ottobre – 2012/2013
− interlocuzione con l’intergruppo parlamentare per la pace – 2013
− Nascita di nuovi Centri territoriali attivi – 2011-2013
− Costituzione del Gruppo Giovani – 2013
− Campagna in difesa del Parco dell’Alta Murgia – 2013

Questo primo, parziale elenco delle iniziative lascia intravedere il non facile lavorìo per il
consolidamento delle connessioni esistenti e, in qualche caso, per la costruzione di nuove,
centrate sulla chiarificazione dei temi, nel quale l’apporto del MN è stato determinante.

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SCN, oltre i danni e la beffa, conquistiamo il diritto alla difesa civile

Per parlare in modo pertinente e consapevole della pubblicazione del bando di Servizio Civile Nazionale, avvenuta il 4 ottobre, è necessario allargare lo sguardo ad alcuni altri avvenimenti dei giorni che ne hanno accompagnato l’uscita. Tra la difesa militare e quella civile.

I danni e la beffafoto_serviziocivile2

Il 30 settembre Gianluca di Feo su l’Espresso ci informa che, proprio mentre l’aumento di un punto dell’IVA porta il governo Letta ad un passo della caduta, questo ha blindato “con due decreti legislativi una spesa extra in nuovi sistemi militari per un totale di 975 milioni di euro: elicotteri, aerei, apparati elettronici per l’Esercito”. Non solo, stando alle indiscrezioni, “il governo è pronto a firmare i contratti per altre due fregate Fremm, con un costo di circa un miliardo.”

Il 1° ottobre Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Disarmo, viene audito nella Commissione Difesa della Camera e rivela che “nonostante la mozione del Parlamento che ha fermato nuovi acquisti di F35, in attesa che si chiuda l’indagine conoscitiva avviata dalla Commissione Difesa di Montecitorio, sono stati acquistati altri tre F35 oltre i tre per i quali si sono già siglati i contratti”. Gli F-35 già acquistati a questo punto sono sei, ad un costo di 120 milioni ciascuno, per un totale di 720 milioni di euro.

Il 4 ottobre – giorno del lutto nazionale per la tragedia di Lampedusa – mentre Letta accoglieva papa Francesco nel giorno di san Francesco, nella terra di Aldo Capitini, il governo – dopo un minuto di silenzio – ha prorogato di altri tre mesi le missioni militari all’estero per complessivi 226 milioni di euro. Continua a leggere